Per celebrare l’eroe di Gotham, fra le decine di versioni della sua storia, CULTURAeGIUSTIZIA sceglie quella iper contemporanea del film diretto da Chris McKay.
LEGO Batman (2017) dà un’audace lettura introspettiva della figura del cavaliere oscuro, capace di operare nel bene senza macchia, ma non senza paura.
La mini-figure dell’eroe pipistrello offre una visione quantomai umana del personaggio, col pregevole intento di trasmettere un messaggio realmente utile alla generazione di giovani spettatori del film.
Lo screenplay racconta di un Batman orfano, ma ormai adulto, che – estraneo a qualunque logica di condivisione – mostra di amare il “nero” della sua vita in solitudine essendo caparbiamente convinto che l’autonomia sia la chiave della sua forza. L’azione scenica offre poi al protagonista molteplici occasioni per fare, suo malgrado, esperienza di rapporti umani di amore e solidarietà, che lo porteranno gradualmente a comprendere che il vero coraggio non sta nello sfidare temerariamente i nemici, ma nell’aprire il cuore agli altri… Rischiando di creare legami e, quindi, soffrire per eventuali perdite, ma godendo di una quotidianità luminosa e felice, oltre che di un’efficacia esponenzialmente moltiplicata nel portare a termine le proprie missioni.
La solida energia che danno le relazioni profonde e solidali è il nuovo concetto-chiave di “famiglia”. Non importa l’albero genealogico: quel che conta sono l’autenticità del sentimento, le intenzioni e l’impegno. Complimenti agli autori di LEGO Batman, per l’acuta riflessione sociologica…
Film da vedere, per ragazzi e non solo: le sagaci battute e le ricche citazioni intratterranno con gusto i cinefili adulti.