Giustizia e Psicologia

Nelle aule di tribunale, le parti cercano sempre la Giustizia. Ma la ricerca della verità sostanziale è compito arduo, per chi, come il giudice, deve affidare la formazione del proprio convincimento alla ricostruzione dei fatti che ne fanno altri soggetti. E dove non arrivano le prove documentali, che sono scritte e quindi – in linea di massima – facilmente interpretabili, occorre fare riferimento a soggetti terzi: testimoni e, a volte, consulenti tecnici, che diano al giudicante quegli elementi ulteriori e necessari per comprendere cosa sia realmente successo, nella fattispecie sottoposta alla sua valutazione.

A questo punto, entra in gioco un’altra scienza: la psicologia. Perchè la mente umana è capace di ricordare, anche in buona fede, qualcosa di diverso da quanto ha realmente registrato! E dunque, come si può arrivare alla Verità?

La giustizia umana è sempre perfettibile e la scienza, lo sappiamo, è in costante evoluzione. E’ quindi importante e fondamentale che uomini di legge e specialisti delle materie psicologiche dialoghino costantemente fra loro, creando buone prassi a cui attenersi in modo uniforme. Com’è avvenuto per la redazione delle preziose Linee Guida Psicoforensi, che si possono leggere a questo link.