La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è recentemente pronunciata a favore del diritto dei nonni di conservare significativi rapporti coi nipoti, chiedendo che gli Stati che aderiscono alla convenzione, fra cui l’Italia, riconoscano e garantiscano tale diritto anche nelle situazioni di separazione o divorzio fra i genitori del bambino.
In particolare la Suprema Corte di Strasburgo chiede che le autorità nazionali agiscano con rapidità e favoriscano un percorso di riconciliazione tra i genitori e i nonni, in modo da garantire al bambino un reale ed effettivo benessere nelle relazioni familiari. Sia il piccolo che i nonni, dunque, devono poter continuare a godere appieno del diritto alla vita familiare (art. 8 CEDU), nonostante la cessazione del legame affettivo tra i genitori.
L’auspicio è che la complessa architettura del diritto di famiglia italiano, che il nostro attuale Legislatore sta riformando in questi mesi, si riveli all’altezza delle tanto elevate, quanto condivisibili affermazioni di principio sancite con fermezza dalla Suprema Corte.
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