Guida estrema di puericultura

A chiusura della stagione teatrale 2014/2015 parliamo di una guida di puericultura davvero sui generis: quella scritta da Francesca Sangalli e Angela Demattè, che per dirci che “Sfasciare il bambino non vuol dire farlo a pezzi” fanno salire in cattedra una spaventosa icona di professionalità ed algido rigore, impersonata con ironia e talento da Alex Cendron.

Ispirato alla quotidianità delle neomamme contemporanee, segnate dalla spinta al perfezionismo e all’iper-ottimizzazione tipiche dei nostri tempi, lo spettacolo prodotto dal Teatro della Cooperativa di Milano ha un ottimo potenziale: sia sotto il profilo dell’intrattenimento, sia sotto quello della satira sociale, specie per gli apprezzati rimandi alla condizione delle madri nel mondo del lavoro precario.

La riuscita finale sfrutta fino in fondo il testo, grazie all’efficace regia di Renato Sarti e soprattutto all’abilita’ di Cendron, che con generoso e infaticabile vigore dà ritmo, voce e mimica (spassosa) al suo personaggio, riuscendo in un sol colpo a scandire il copione e a lasciar leggere, tra le righe e senza forzature, il tortuoso vissuto della “puericultrice”. Con risate garantite fino al colpo di scena finale.

Spettacolo sicuramente consigliato per un pubblico giovane e che si segnala per essere facilmente fruibile anche per chi fosse alla prima esperienza nella platea di un teatro.

I “N.E.R.D.s” di Fornasari sono fra noi

Dopo l’anteprima di qualche giorno fa, lo spettacolo ha debuttato riscuotendo successo nella sala del Teatro Filodrammatici. Merito dell’eccellente regia e di un cast affiatato, estremamente coordinato.
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Una pura formalità

Il film di Giuseppe Tornatore diventa uno spettacolo teatrale per mano di Glauco Mauri, che oltre a curarne la drammaturgia e la regia, calca la scena nei panni del misterioso commissario… Continua a leggere Una pura formalità

Appuntamento con la Prima di… N.E.R.D.s

N.E.R.D.s è l’acronimo inglese  che individua la sindrome del reflusso non erosivo e dà il titolo allo spettacolo. I quattro fratelli protagonisti della storia, cresciuti in una famiglia tradizionale, soffrono di bruciori di stomaco che sono, più che altro, bruciori emotivi… pronti ad emergere, nella loro dirompente e tragica comicità, nel corso dell’azione scenica. Mentre il teatro gioca con il suo pubblico, lanciando un simpatico concorso, Bruno Fornasari e Tommaso Amadio rispondono amichevolmente alle nostre domande incuriosite.

Bruno, quali sono i temi d’indagine sociale che affronta la trama? Cosa ti ha convinto della necessità di affrontarli, in questa forma? Continua a leggere Appuntamento con la Prima di… N.E.R.D.s

“Io, Ludwig Van Beethoven”

Immediatezza e poesia. Se dovessimo descrivere in due parole lo spettacolo di Corrado D’Elia, non sapremmo trovarne di più appropriate. Una scenografia audacemente moderna, per raccontare la storia di un musicista classico, con un monologo…  Continua a leggere “Io, Ludwig Van Beethoven”